Gli angeli scomparsi

Gli angeli scomparsi

Regole fornite dalla Polizia di Stato da insegnare a tutti i bambini. La Direzione Centrale anticrimine della Polizia di Stato sezione minori ha riportato l’attenzione sul dramma dei tanti bambini scomparsi sottolineando che, negli ultimi tre anni, sono scomparsi in Italia un numero pari a 2.521 minori.

Di questi n.ro 443 hanno un’ età compresa tra 0 e 10 anni; n.ro 552 hanno un’ età compresa tra 11 e 14 anni; n.ro 1.526 hanno un’ età compresa tra 15 e 17 anni. Si tratta di un dramma sociale che oltretutto è in crescita considerato che si è passati dai n.ro 563 minori scomparsi nel 2005 ai 1.215 scomparsi lo scorso anno.

Pochi mesi le Nazioni Unite hanno pubblicato una denuncia da cui è emerso che dietro la scomparsa di bambini si nascondono scopi raccapriccianti: infatti essi vengono rapiti per alimentare il mercato della pedofilia, della pedopornografia, dell’accattonaggio, della microcriminalità, del lavoro forzato ed anche del commercio di organi.
E’ un fenomeno che ogni anno sconvolge migliaia di famiglie: esso ha assunto una tale rilevanza che la Polizia di Stato ha dedicato al problema un apposito sito internet (www.bambiniscomparsi.it).

La stessa Polizia Postale sezione minori ha diffuso le sottoelencate regole comportamentali da insegnare ai bambini per ridurre al minimo il rischio di subire rapimenti e molestie da sconosciuti:
oltre a ricordare nome e cognome impara il tuo indirizzo, numero di casa e il cellulare di uno dei tuoi genitori;
– di quello che fai e organizzi con amici o estranei, informa i tuoi genitori o la persona a cui sei affidato in quel momento. Avvisa sempre i tuoi genitori o chi per loro se devi fare una cosa di cui non avevi parlato o che non avevi pensato di fare;
– se devi andare in qualche posto che non conosci bene o anche solo a scuola, è meglio andarci insieme con i tuoi amici o familiari.
– è sempre bene non accettare cose dagli estranei (biglietti gratis, bevande, caramelle, passaggi in moto, passaggi in macchina schede di telefonini, dolci ecc.);
se qualcuno ti afferra o ti abbraccia in un modo che non ti piace e ti fa sentire a disagio allontanalo subito, digli di smettere e racconta tutto ai tuoi genitori o familiari;
– quando ti succede qualcosa che non ti fa stare bene con gli zii, i nonni, mamma o papà o i loro amici ne puoi parlare sempre con gli altri componenti della famiglia;
– quando navighi su internet non dare mai a nessuno il tuo indirizzo di casa, il tuo numero di telefono o il nome della scuola. Non prendere appuntamenti con persone conosciute sulla rete, anche se dicono di avere la tua stessa età;
non sentirti costretto a fare nulla che non vuoi fare anche se in cambio di quello che più ti piace. C’è sempre un altro modo per ottenerlo;
nessuno ha diritto di essere cattivo con te. Qualora dovesse accadere dillo a più persone possibili cominciando dai tuoi genitori, senza farti intimorire da nessuna minaccia. Se qualcuno ti minaccia parlane tranquillamente con chi vuoi, nessuno ti punirà.