Ivy e i piccoli folletti

Ivy e i piccoli folletti

C’era una volta una bimba con grandi occhi blu e morbidi riccioli color del rame che abitava in una casetta che si trovava in un immenso bosco pieno di alberi grandi e di animali di ogni specie.

La bimba viveva con la sua mamma e il suo papà ma purtroppo non aveva amici con qui giocare e divertirsi; il suo papà si alzava molto presto la mattina per andare a badare agli animali, la mamma aveva sempre molte cose da fare in casa e lei poverina si annoiava da morire.

Un giorno vagando per il bosco sconsolata e senza far nulla si ritrovò a parlare da sola chiedendosi cosa mai avrebbe potuto fare per poter divertirsi un po’; ma mentre parlava bla…bla…bla… sentì come degli strani suoni attorno a lei, un po’ impaurita girò lo sguardo intorno per capire cosa stesse succedendo ma non vide nulla e così pensando che magari era stata una sua impressione continuò a camminare e parlare blablabla…..blablabla….. ma ecco di nuovo quegli strani suoni, ma cosa succede? Rimase ferma immobile e ad un tratto vide saltare fuori qualcosa dai cespugli, erano piccoli e colorati saltavano da un fiore all’altro di qua e di là; che carini, erano dei piccoli gnomi con i loro cappuccetti colorati di rosso di giallo di verde e si divertivano come pazzi! La bimba voleva afferrarli tutti, loro gridavano un po’ per paura e un po’ per divertimento perché non era la prima volta che vedevano quella dolce bimbetta andare per boschi, ed era stata tanta la tenerezza suscitata in loro che decisero di apparire per farle un po’ di compagnia.

Uno di loro che si chiamava follettino pinciolino gli saltò sulla manina e gli disse “ciao piccolina che cosa fai nel bosco e come ti chiami?”

“Io mi chiamo Ivy e vengo sempre a giocare qui nel bosco; a casa mi annoio e nessuno vuol divertirsi con me ma adesso devo scappare la mamma mi chiama, ciao folletto pinciolino!”

Appena a casa la mamma le chiese dove fosse stata , la bimba le disse che era andata nel bosco ma non raccontò dei folletti.

Il giorno dopo Ivy andò nuovamente nel bosco e incominciò a chiamare il folletto ma lui non rispondeva e lei continuava a chiamare ma nulla; ad un tratto poco lontano vide tanti uomini con grosse seghe che gridavano “coraggio oggi dobbiamo tagliare almeno cinquanta alberi”.

La bimba disse gridando “fermi , non tagliate gli alberi lì ci vivono i folletti”!

Il capo dei tagliaboschi scoppio a ridere e disse “ma piccola credi ai folletti; loro vivono solo nella fantasia di voi bimbi ma nella realtà non esistono!”

Ivy rispose “Vi dico che ci sono ieri li ho visti , ci ho parlato” e scoppiò a piangere.

Si guardò in giro con la speranza di vedere follettino pinciolino; ma nulla e così continuando a guardare tra i cespugli lo chiamava con tutta la voce che aveva in gola ma niente da fare .

Vagando di qua e di là alla ricerca dei folletti ad un tratto si accorge che qualcosa andava storto ai boscaioli, infatti loro sistemavano la sega ma questa ad un tratto si spostava, si perdevano gli attrezzi da lavoro, insomma i poveri boscaioli non riuscivano a capire che stesse succedendo ma Ivy sapeva benissimo che tutto ciò era opera di quelle strane creature e allora sgranò gli occhi e scoppiò a ridere.

I boscaioli non si rendevano conto, erano strabiliati e arrabbiatissimi, ma ad un tratto follettino pinciolino saltò sul naso di uno di loro e disse “che peccato abbattere questi alberi, loro s ono utili a voi uomini perché vi fanno respirare aria più pura, loro sono utili alla natura, loro sono belli e immensi. Il boscaiolo rimase immobile senza poter dire una parola incantato da quella strana creatura, credette di sognare e disse “ma non può essere, i folletti non esistono; cosa diavolo sta succedendo!”.

Ivy divertita e felice saltellava dalla gioia; il capo dei boscaioli prese follettino pinciolino e lo adagiò sul palmo della sua mano e con voce tremante disse “stupenda creatura questo è il tuo regno, questo è tutto ciò che appartiene a voi abitanti del bosco, ma credimi purtroppo gli alberi servono a fare tante cose utili all’uomo non posso non abbatterli, ma non voglio neanche distruggere il mondo dove voi sieti nati, come posso fare?”

Ad un tratto si sentì un’altra voce forte e secolare parlava l’albero più anziano del bosco “Ascolta boscaiolo, sono secoli che io vivo e sono stato molto bene qui ma ormai sono vecchio e stanco e come me tanti altri alberi; butta giù noi che abbiamo già vissuto abbastanza, questo è il circolo della vita, ogni cosa ha un inizio e una fine ed è giusto che sia così!”

Ci fu uno strano silenzio attorno, si sentivano solo strani sfruscii e il battere d’ali delle farfalle; era la natura che parlava, furono momenti di intensa emozione e per una volta non era stato l’uomo ha decidere ma la vita stessa di ogni essere vivente che circonda il nostro vivere!

Ivy tornò a casa felice, quell’esperienza le aveva insegnato tante cose, non si sentiva più sola; aveva capito che ogni cosa e ogni persona al mondo esisteva per un suo scopo, e capì che se voleva avere un po’ di compagnia bastava andare nel bosco e in silenzio ascoltare……………….!!!!!!

Antonella: antonellarizzotti@hotmail.com