1° mese della gravidanza

1° mese della gravidanza

L’epoca gestazionale si calcola sempre a partire dal giorno dell’inizio dell’ultima mestruazione e contando i mesi di calendario.

Il primo mese di gravidanza, dunque, per metà non è di gravidanza: il concepimento, cioè si verifica circa 14 giorni dopo l’inizio dell’ultima mestruazione ed è questa la vera data d’inizio della gestazione.

Essendo però piuttosto difficile fissare con certezza il giorno dell’ovulazione (ed ancor più quello della fecondazione), si preferisce datare la gravidanza a partire da un momento facilmente riconoscibile com’è appunto la mestruazione.

Il primo mese costituisce uno dei periodi più delicati dell’intera gravidanza. Le fasi che dalla fecondazione conducono all’impianto della blastocisti (così si chiama l’ovulo fecondato al momento dell’annidamento) in utero, richiedono il sincronismo perfetto di diverse funzioni biologiche, oltre all’integrità anatomica dell’apparato riproduttivo femminile. Basti pensare alle esigenze nutrizionali della stessa blastocisti, che altro non è se non un ammasso di cellule in fase di rapida moltiplicazione, con l’aspetto, al microscopio, di una mora.

Ebbene, nei suoi primi giorni di vita la blastocisti si accontenta delle sostanze che trova nei fluidi tubarici ed uterini (acqua, zuccheri e poco altro). Al settimo giorno, però, la mora è cresciuta tanto da necessitare assolutamente di un nutrimento ben più sostanzioso: il sangue materno!

Ecco spiegata l’urgenza dell’annidamento, serve per procurare il sangue alla piccola camera gestazionale.

Dopo aver compiuto il giusto cammino lungo la tuba a questo punto si ritroverà proprio nell’utero materno.

Ma come sta la mamma? E come vive in genere questi giorni? Nella maggior parte dei casi non si accorge di nulla, almeno fino alla mancanza mestruale.

Semmai in seguito, col classico “senno del poi”, forse riuscirà a ricordare qualche strana sensazione, un leggero malessere. E’ ancora presto per assistere a modificazioni evidenti o a disturbi significativi nell’organismo della neo-mamma.

Piuttosto a questo punto è importante che la donna goda di buona salute o che almeno sappia d’essere affetta da patologie che possono pregiudicare l’esito della gravidanza.

E’ importante annotare il peso corporeo in modo da poterne controllare l’andamento nei mesi che verranno.

Evitare, se possibile, di sottoporsi a radiografie nella terza e quarta settimana dopo l’ultima mestruazione.

Le radiazioni X potrebbero danneggiare gravemente un uovo appena fecondato di cui se ne potrebbe ignorare l’esistenza.

I kit in vendita in farmacia sono molto sensibili ed affidabili già dopo pochi giorni di ritardo. Conviene farlo al più presto, anche per cominciare subito a rivedere abitudini di vita (fumo, alcool, orari strani), ritmi lavorativi ed impegni vari… e poi si potrà festeggiare!