Dopo il primo svezzamento
Superato il primo svezzamento, si arriva ad una fase molto delicata: infatti, nonostante i suoi dentini, il bebè non è ancora efficiente per quanto riguarda la masticazione.
Per un pasto diverso dalla crema con l’accluso omogeneizzato è necessario spezzettare, frantumare masticare ben bene.
Per un bimbo abituato a deglutire e basta è un grande lavoro. Il segreto per far accettare il piatto separato e abbandonare la pappa è quello di cucinarlo nel modo più adatto alla sua età. Non tutti i bambini al primo assaggio accettano la pietanza proposta: è bene non forzare ma cercare di proporre cibi che li rinfranchino come il pesce frullato, carne frullata, semolino o pastine.
Una volta superata questa fase quasi tutti i piccoli preferiscono mangiare cibi freschi. E succede più facilmente se il bimbo ha l’opportunità di mangiare da solo: essere imboccato lo fa sentire passivo e quindi via libera ai modesti bocconi che può prendere con le mani e portare alla bocca. Il bambino, in tal modo, comprende più facilmente il suo senso di sazietà, ascolta la propria fame, prende finchè lo desidera.
In questo periodo di transizione dalla pappa agli alimenti veri e propri, va riservata grande importanza all’estetica che si propone al bebè. Con i vari alimenti colorati si possono preparare piattini cromatici che attraggono il piccolo invitandolo a mangiare.
Bisogna tener presente, inoltre, che il peso di un bambino corrisponde a un quinto di quello della mamme e, se anche egli si muove molto, non occorrono più di trenta calorie al giorno per crescere. Quindi sono sufficienti porzioni esigue, la quinta parte di quelle dei genitori.