Due bambine

La Principessa sul pisello

Questa è la storia di due bambine, che nascono in tempi lontani, non sappiamo dove, non sappiamo perché, sappiamo solo che loro e solo loro hanno cambiato il destino di un intero mondo e di milioni di persone. Sembravano così simili alla nascita, tutte e due così belle, così ubbidienti e curiose di conoscenza e di verità. Due bambine gemelle con gli stessi colori e la stessa freschezza, ma dentro di sé ognuna portava una propria volontà, propri sogni in cui credere, da rafforzare e da raggiungere.

Ma mentre Pace, coi suoi occhi pieni di luce, cercava, crescendo, di apprendere il significato di parole come fratellanza e generosità, la piccola Guerra, con le cupe ombre che lasciava al suo passaggio, riusciva solo a creare ambigui malesseri intorno a sé… ma era solo una bambina! Pace era amata perché, si diceva, al suo passaggio, lasciava un raggio di sole nei cuori di chi la guardava, e mentre parlava, coi suoi gesti pieni di grazia e di dolcezza, non si poteva non essere trasportati verso la sua anima così pura ed esserne invasi.

Guerra rimaneva in disparte, con i suoi oscuri pensieri, che nessuno riuscì a capire e modificare, a covare dentro di sé rabbia e rancori per la sua solitudine, e per quanto amasse sua sorella, non poteva fare a meno di pensare che se lei non ci fosse mai stata magari qualcuno si sarebbe accorto di lei, magari qualcuno avrebbe apprezzato quel poco di bello che aveva da offrire, ma Pace c’era, e non si poteva non amarla.

E così fece la sua promessa: “crescerò odiando perché è l’unica cosa che so far bene e migliorerò il mio odio e lo espanderò, imparerò a distruggere, annienterò tutto ciò che somiglia a lei, a Pace, perché io come lei non potrò mai essere, cercherò solo la sofferenza negli occhi di chi guarderà nei miei”.

Pace non sapeva cos’era il rancore e il disprezzo perché dentro di lei non ve n’era traccia alcuna, viveva libera da ogni repressione, amando sua sorella e cercando di insegnarle cos’era l’amore, ma Guerra era ormai troppo ferita e troppo oppressa da tanta rabbia per cambiare il corso della sua vita e del dolore che avrebbe causato, imparò così a diventare anche subdola, facendo ricorso all’inganno per ottenere la sua vendetta.

Un giorno prese la sua valigia la riempì di tutte quelle cose preziose che su di lei perdevano tutto il loro valore, e andò a salutare sua sorella, pianse quella giovane donna perché l’amava davvero, nell’unico modo che conosceva di amare, ma sapeva che con Pace accanto non ci sarebbe mai stato nulla per lei, le disse solo “il destino mi ha voluta come tua sorella ma la vita mi vuole come tua eterna nemica” e se ne andò.

Pace provò per la prima volta il dolore di una perdita e soffrì così tanto che conobbe per prima la disperazione che sua sorella sapeva infondere e catapultare nel cuore di chiunque si trovasse sul suo cammino, ma il dolore riuscì in qualche modo a rafforzare il suo sorriso e la sua volontà di trovarlo in ognuno passasse accanto a lei. Pace partì e seguì sua sorella, decise di proteggerla, di aiutarla a non dissipare altro odio, e di preservare chi l’avesse accolta inconsapevole dei suoi propositi di sola violenza .”Ma lei non è cattiva, lei è stata solo ferita dalla nostra indifferenza” continuava a rimproverarsi Pace.

Il tempo passò e quello che Pace vide e trovò sulle tracce lasciate da Guerra fu solo la disperazione che lei stessa aveva conosciuto, in rare occasioni Pace riusciva ad arrivare per prima, laddove captava che la sorella avrebbe inondato di morte, e riuscì a preservarne la vita, perché nonostante tutto Guerra la temeva e ne sentiva la nauseante presenta d’amore anche a enormi distanze.

Quanto tempo passò, anni, secoli, millenni, e di quelle due bambine che giocavano insieme mi piacerebbe dire che si sono incontrate di nuovo, e ritrovate e amate che si sono prese per mano e finalmente capite, e invece sono invecchiate amandosi sempre ma come Guerra aveva predetto per sempre nemiche e hanno chiuso gli occhi dalla vita lo stesso giorno, Pace con lo stesso identico amore negli occhi e Guerra con la sua eterna rabbia nel cuore. Solo che nel tempo hanno formato dei grandi eserciti di seguaci, che si inseguono instancabilmente per imporre l’una la guerra, nome che è stato dato nel tempo alla vera distruzione, al raggiungimento del potere schiacciando chi non lo riconosce in onore di chi ne ha respirato le prime esalazioni, e per cercare la pace, nome che è stato donato alla ricerca per la libertà e per la vita, in virtù di chi, per tutta la sua vita non ha cercato altro.

A volte mi sembra, pensando a quelle due sorelle, che tutto questo non potrà mai avere fine…..

Pace non cercherà mai di distruggere Guerra perché lei non sa uccidere, e Guerra non annienterà mai la vera Pace perché senza di lei non rimarrebbe più nulla da distruggere.