I farmaci durante l’allattamento
E’ necessario rivolgersi al medico allorquando la mamma, durante l’allattamento, dovrà assumere dei farmaci. Si possono dividere i farmaci in tre categorie:
– sostanze la cui pericolosità è ampliamente dimostrata dal mondo scientifico. Tali sostanze impediscono in modo assoluto l’allattamento al seno;
– sostanze da prendere con cautela poichè non si hanno informazioni scientifiche sufficienti per essere catalogate come pericolose o sicure. A questa categoria appartengono i tranquillanti, gli antidepressivi, gli antiepilettici che potrebbero agire come sedativi procurando al piccolo sonnolenza e disturbi alimentari. In presenza di questi sintomi si dovrà sospendere l’allattamento;
– sostanze sicure perchè non assorbibili dal lattante e, anche se assorbibili, non nocive. A questa categoria appartengono gli antibiotici, l’insulina, i farmaci tiroidei, gli antistaminici.
Se un farmaco è pericoloso e si deve assumere per poche volte, si dovrà saltare la poppata e sostituirlo con latte materno spremuto in precedenza o con latte artificiale; se la mamma dovrà assumerlo in modo continuativo, l’allattamento al seno dovrà essere interrotto.
Ad ogni buon conto è auspicabile che i farmaci vengano assunti dopo le poppate in modo da ridurre al minimo l’esposizione del bebè.
Quasi tutti i farmaci passano nel latte materno; nella maggior parte dei casi, però, la quantità di medicinale che il neonato assume attraverso il latte è molto bassa e non ci sono rischi di effetti indesiderati.
Il latte materno è l’alimento ideale per una buona crescita e una buona salute del bambino nei primi mesi di vita. Il latte materno contiene tutte le sostanze che assicurano lo sviluppo ideale per i primi 6 mesi di vita. Raramente l’assunzione di farmaci richiede la sospensione (temporanea o definitiva) dell’allattamento. Nella maggior parte dei casi i benefici del latte materno sono maggiori dei possibili rischi dovuti alla presenza di un farmaco.
La quantità di farmaco che passa nel latte dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di farmaco, la dose assunta, la quantità di farmaco che viene assorbita dal nostro organismo, la velocità con cui viene eliminato, la durata della terapia. È perciò consigliabile assumere i farmaci, se e quando necessario, alla dose più bassa e per il minor tempo possibile.
I farmaci per uso locale (uso topico, per esempio creme, pomate) sono generalmente poco assorbiti e quindi passano nel latte in quantità pressoché trascurabili. Un’eccezione è costituita dalla tintura di iodio, un disinfettante che è controindicato in allattamento: lo iodio, infatti, può accumularsi nel latte e danneggiare la tiroide del neonato.
Un accorgimento utile per ridurre la quantità di farmaco presente nel latte è quello di assumere il farmaco subito dopo una poppata, e lasciar trascorrere un intervallo di 3-4 ore dall’assunzione del medicinale e la poppata successiva.
Chiama il pediatra se mentre allatti e stai assumendo un farmaco il bambino dovesse avere vomito, diarrea, difficoltà ad attaccarsi al seno, eccessiva sonnolenza o eccessiva agitazione.
Questi effetti potrebbero essere dovuti ai farmaci. Il pediatra saprà valutare quale è la causa di questi sintomi.