
Il taglio cesareo: quando è necessario
Attraverso il taglio cesareo, una incisione chirurgica tra utero e addome, nasce il bambino.
Il taglio cesareo è consigliato quando il feto è troppo grosso o quando la mamma ha un bacino eccessivamente stretto rispetto al peso del bebè.
Il taglio cesareo è indicato inoltre
– se durante il travaglio si presenta una situazione tale da provocare sofferenze al feto;
– quando la gravidanza è gemellare e si riscontrano difficoltà;
– se nell’utero vi è un fibroma;
– se non si riesce ad avere una dilatazione ragionevole;
– quando la mamma ha avuto altri due bambini con il taglio cesareo;
– nei casi in cui il bebè si presenta in posizione irregolare.
L’intervento chirurgico è di solito semplice e comporta rischi limitati. Dopo il taglio cesareo, come per tutti gli interventi, occorre un periodo di convalescenza.
Vi è un’alta percentuale di donne che hanno subito il taglio cesareo e possono partorire il secondo figlio per vie naturali (65% 70%).
Questa eventualità non è ipotizzabile quando permangono le condizioni che avevano costretto a ricorrere al cesareo oppure quando vi è qualche possibilità che la cicatrice non riesca a sopportare lo sforzo delle contrazioni.
Sebbene sia un intervento sempre più abituale, il taglio cesareo continua a produrre delle sensazioni ambivalenti in molte mamme.
Gli esperti concordano nell’affermare che la parte più difficile del cesareo è il recupero emotivo perchè questo tipo di parto, per lo più inatteso, può indurre la donna a interrogarsi sulla propria femminiltà e sulle proprie capacità biologiche. Bisogna essere invece consapevoli che ha importanza non il modo in cui è nato il proprio figlio ma l’amore che si saprà donare: il primo gesto d’amore è stato quello di evitargli dei rischi affrontando il cesareo.