L’ipertensione e la gravidanza: ipertensione gravidica o gestazionale
Quando una donna è in gravidanza, è opportuno che tenga maggiormente sotto controllo la sua salute e quella del suo bambino. Rivolgersi a un ginecologo è buona norma, sia per effettuare eventuali screening prenatale per valutare la probabilità di presenza di anomalie fetali, sia per monitorare la salute della futura mamma.
Durante la gravidanza, la mamma può andare incontro a un aumento della pressione arteriosa. L’ipertensione gravidica può essere causa di mortalità materno-fetale, insieme a disordini emorragici, infezioni e disordini tromboemolitici.
In Italia si stima siano colpite da ipertensione gravidica il 3% delle donne in gravidanza.
La Società internazionale per gli studi dell’ipertensione in gravidanza (SSHP) distingue tre classi principali di disordini ipertensivi: ipertensione gestazionale (PIH), preeclampsia, ipertensione cronica. Le forme più frequenti sono l’ipertensione gestazionale e la preeclampsia.
L’ipertensione gestazionale comporta un aumento temporaneo della pressione arteriosa nella donna incinta. Si manifesta dopo il terzo mese di gravidanza con mal di testa, capogiri, pesantezza, aumento di peso, ritenzione idrica, gonfiori e vista sfocata. L’ipertensione gestazionale potrebbe portare a preeclampsia (o gestosi), che può causare danni agli organi dei bambini
La preeclampsia rappresenta il 15-20% dei casi di mortalità materna, oltre che una delle cause principali di mortalità e morbilità prenatale e perinatale. La preeclampsia può comparire nella seconda metà della gravidanza come complicanza dell’ipertensione gestazionale o dell’ipertensione cronica, e può diventare un fattore di rischio a lungo termine per la donna nello sviluppo di una patologia cardiovascolare, anche in menopausa. Comporta gravi complicazioni per la mamma e per il feto, e nella metà dei casi, si è costretti a un parto prematuro.
L’ipertensione cronica può comparire prima della gravidanza o nelle prime 20 settimane di gestazione. Solitamente è dovuta a ipertensione essenziale, e può essere correlata alla presenza di sovrappeso o di obesità.
Per questo motivo è bene tenere sotto controllo la propria salute e quella del bambino durante la gravidanza rivolgendosi al proprio ginecologo che, in base ai sintomi che compaiono durante i nove mesi di gestazione, stabilisce un percorso fatto di controlli di routine, ecografie e test di diagnosi o di screening prenatale. I test di diagnosi, come l’amniocentesi o la villocentesi, sono esami invasivi, mentre i test di screening sono esami non invasivi.
L’ipertensione gestazionale, nota anche come ipertensione gravidica, è una condizione comune che si verifica durante la gravidanza. Si verifica quando la pressione sanguigna di una donna incinta è superiore ai valori normali, senza alcun’altra patologia preesistente. L’ipertensione gestazionale può essere pericolosa per la madre e per il feto, quindi è importante riconoscerla e trattarla tempestivamente.
In questo articolo, esploreremo l’ipertensione gestazionale, i suoi sintomi, le cause e le complicazioni, nonché i trattamenti disponibili.
Che cos’è l’ipertensione gestazionale?
L’ipertensione gestazionale è una forma di ipertensione che si verifica durante la gravidanza. Si verifica quando la pressione sanguigna della donna incinta supera i valori normali, ovvero 140/90 mmHg.
L’ipertensione gestazionale può verificarsi in qualsiasi momento durante la gravidanza, ma di solito si verifica dopo la 20a settimana di gravidanza. In alcuni casi, l’ipertensione gestazionale può essere il primo segno di una patologia preesistente, come l’ipertensione arteriosa cronica o la sindrome di Hellp, ma nella maggior parte dei casi, la pressione sanguigna tornerà ai valori normali dopo il parto.
Quali sono i sintomi dell’ipertensione gestazionale?
L’ipertensione gestazionale può non causare sintomi evidenti, quindi molte donne non sanno di averla. Tuttavia, ci sono alcuni segni e sintomi che possono verificarsi, tra cui:
- Mal di testa
- Visione offuscata o annebbiata
- Gonfiore alle mani e ai piedi
- Dolore addominale o dolore al petto
- Nausea o vomito
- Difficoltà a respirare
- Urinare meno frequentemente
Se una donna incinta sperimenta uno o più di questi sintomi, dovrebbe contattare il proprio medico immediatamente.
Quali sono le cause dell’ipertensione gestazionale?
La causa esatta dell’ipertensione gestazionale non è nota. Tuttavia, ci sono alcuni fattori di rischio che possono aumentare le probabilità di sviluppare questa condizione, tra cui:
- Prima gravidanza: le donne che sono in gravidanza per la prima volta hanno un rischio maggiore di sviluppare l’ipertensione gestazionale rispetto a quelle che hanno già avuto figli.
- Obesità: le donne in sovrappeso o obese hanno un rischio maggiore di sviluppare l’ipertensione gestazionale.
- Età avanzata: le donne di età superiore ai 40 anni hanno un rischio maggiore di sviluppare l’ipertensione gestazionale.
- Diabete: le donne con diabete hanno un rischio maggiore di sviluppare l’ipertensione gestazionale.
- Storia familiare: le donne con una storia familiare di ipertensione hanno un rischio maggiore di sviluppare l’ipertensione gestazionale.
Quali sono le complicazioni dell’ipertensione gestazionale può portare a diverse complicazioni, sia per la madre che per il feto. Tra le complicazioni più comuni ci sono:
- Preeclampsia: l’ipertensione gestazionale può evolvere in preeclampsia, una condizione potenzialmente pericolosa per la madre e per il feto. La preeclampsia si verifica quando la pressione sanguigna alta è associata a proteine nelle urine e può portare a danni agli organi, come il fegato e i reni.
- Danno al feto: l’ipertensione gestazionale può ridurre il flusso di sangue al feto, causando ritardo di crescita intrauterino, basso peso alla nascita e altri problemi.
- Placenta previa: l’ipertensione gestazionale può aumentare il rischio di sviluppare placenta previa, una condizione in cui la placenta si posiziona in basso nel utero, bloccando il collo dell’utero e causando sanguinamento vaginale.
- Parto prematuro: l’ipertensione gestazionale può aumentare il rischio di parto prematuro.
Come viene diagnosticata l’ipertensione gestazionale?
L’ipertensione gestazionale viene di solito diagnosticata durante il controllo di routine della pressione sanguigna durante le visite prenatali. Se la pressione sanguigna di una donna incinta è superiore ai valori normali, il medico potrebbe richiedere ulteriori test, come un esame delle urine per verificare la presenza di proteine o un monitoraggio della pressione sanguigna per un periodo prolungato.
Come viene trattata l’ipertensione gestazionale?
Il trattamento per l’ipertensione gestazionale dipende dalla gravità della condizione e dallo stadio della gravidanza. In alcuni casi, il medico potrebbe raccomandare semplicemente un monitoraggio più frequente della pressione sanguigna e delle urine. In altri casi, il medico potrebbe raccomandare farmaci per abbassare la pressione sanguigna.
È importante che le donne incinte con ipertensione gestazionale seguano le raccomandazioni del proprio medico e facciano regolarmente le visite prenatali per monitorare la loro salute e quella del feto.
In sintesi, l’ipertensione gestazionale è una condizione comune che si verifica durante la gravidanza e può essere pericolosa per la madre e per il feto. È importante riconoscere i sintomi e i fattori di rischio, e fare regolarmente le visite prenatali per monitorare la propria pressione sanguigna e la salute del feto. Il trattamento dipende dalla gravità della condizione e dallo stadio della gravidanza e può includere il monitoraggio frequente, i farmaci per abbassare la pressione sanguigna o altri interventi medici.