Le vaccinazioni
Le vaccinazioni raccomandate all’Organizzazione Mondiale della Sanità
Tante malattie, alcune dalle conseguenze molto serie, possono essere evitate grazie all’utilizzo dei vaccini che stimolano l’organismo a difendersi.
In Italia si seguono le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che prevede vaccinazioni obbligatorie per la prevenzione della diftertite, del tetano, dell’epatite B, e della antipoliomelite e che raccomanda le vaccinazioni contro il morbilo, rosolia, parotite, la pertosse.
Il Piano Nazionale Vaccini prevede anche altri vaccini consigliati dai pediatri quali, l’antivaricella, l’antimenginococco di tipo C e l’antipneumococco, l’antinfluenzale i cui costi sono a carico delle famiglie.
Le vaccinazioni vengono somministrate gratuitamente dalla ASL ma possono anche essere eseguite gratuitamente dal pediatra, che dovrà avvertire il Servizio Sanitario. Prima della vaccinazione i genitori debbono essere informati e debbono segnalare ogni precedente evento.
I vaccini oggi sono sicuri perchè dapprima vengono studiati in laboratorio, poi testati su animali e, infine, sull’uomo: l’immissione in commercio è subordinata al controllo di stato: per questi motivi le complicazioni gravi dopo una vaccinazione rappresentano una rarità. Somministrare ai piccoli più vaccini contemporaneamente, come si fa attualmente, non comporta il rischio di effetti collaterali ma rappresenta una soluzione positiva poichè riduce il numero di sedute.
La protezione dal vaccino di solito è valida per tutta la vita: in alcuni casi è necessario fare dei richiami periodici. Per essere efficace una vaccinazione ha bisogno di diverse settimane; alcune vaccinazioni hanno bisogno di varie dosi per assicurare una protezione più lunga: l’antitetanica ha una efficacia di almeno 30 anni, ma la protezione diminuisce nel tempo e per essere difesi per tutta la vita è indispensabile eseguire il richiamo ogni 10 anni. Il bambino, per poter essere vaccinato, dovrà essere in buona salute ma un pò di febbre o di raffreddamento non rappresenterebbero un ostacolo.
Se dopo la vaccinazione compare la febbre non bisogna preoccuparsi: ciò significa che il sistema immunitario sta reagendo perfettamente al farmaco.