I quartieri a misura di bambino

Un altro chiaro esempio di “abitare sostenibile” sono i “quartieri a misura di bambino”, come ad esempio il quartiere Coriandoline a Correggio, in Emilia Romagna. Il progetto, realizzato da una cooperativa di abitanti della cittadina chiamata Andria, grazie a un percorso di lavoro durato circa 10 anni, ha coinvolto bambine e bambini del posto, che hanno lavorato come tecnici, educatori, artisti, artigiani e studiosi.

La costruzione delle case infatti si è basata sulle indicazioni espresse dai circa 700 bambini interpellati durante la ricerca, le cui risposte hanno dato vita al “Manifesto delle esigenze abitative dei bambini”.

Grazie a questo lungo lavoro che ha visto i piccoli abitanti di Correggio protagonisti, è stato sviluppato un progetto urbanistico all’interno del quale le strade sono tornate ad essere un luogo d’incontro e di gioco, puntellate di piante e fiori e raccordate da una grande quercia, mentre le case, coloratissime, sono state costruite con le seguenti caratteristiche indicate dai piccoli esperti: dure fuori e morbide dentro, tranquille, decorate, intime, grandi, giocose e magiche.

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